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Ammortizzatori

I lavoratori intermittenti accedono agli ammortizzatori sociali?

Per tutti i lavoratori intermittenti è possibile richiedere la cassa integrazione in deroga con il limite della media delle giornate lavorate negli ultimi 12 mesi

Possono accedere gli ammortizzatori solo i dipendenti in forza fino al 23 febbraio 2020?

No, grazie a quanto previsto dal DL 23/2020 gli ammortizzatori sociali sono attivabili ai lavoratori assunti fino al 17 marzo 2020

Sono previsti ammortizzatori sociali per tutte le aziende?

SI, gli ammortizzatori sono previsti per tutti i datori di lavoro, ad esclusione dei domestici.

Quali ammortizzatori possono essere richiesti?

  • Le aziende fino a 5 lavoratori, che non possono accedere ad altri ammortizzatori (sono quindi escluse le aziende e industriali e le imprese artigiane), possono richiedere per i loro dipendenti la Cassa integrazione guadagni in deroga. Per accedere alla cassa in deroga occorre presentare una domanda alla Regione tramite apposito portale.
    Le aziende utenti del nostro Servizio Paghe per presentare la richiesta devono compilando il modulo online. Le aziende che si avvalgono di consulenti del lavoro devono richiedere loro di procedere alla presentazione della domanda.
  • Le aziende che versano il contributo al Fondo di Integrazione Salariale (indicativamente quelle con più di 5 dipendenti non dell’industria, né dell’artigianato) posso richiedere l’Assegno Ordinario per la nuova causale “Emergenza Covid-19”. Per accedere al Fondo di Integrazione Salariale va presentata una domanda all’Inps tramite il cassetto previdenziale, dopo aver svolto la fase di consultazione sindacale che deve concludersi entro 3 giorni dalla presentazione. Le aziende per consentirci di attivare alla fase di consultazione sindacale per l’accesso al Fondo di integrazione Salariale devono sottoscrivere apposita delega e compilare il modulo online.

  • Le aziende commerciali con più di 50 dipendenti che versano il contributo per la CIGS possono richiedere per i loro dipendenti la Cassa integrazione guadagni in deroga. Per accedere alla Cassa in deroga le aziende devono sottoscrivere apposita delega e compilare il modulo online.

Da quando posso applicare gli ammortizzatori sociali?

Tutti gli ammortizzatori potranno decorrere dal 23 febbraio. Le aziende pertanto potranno richiedere gli ammortizzatori con effetto retroattivo (suggeriamo non prima del 1 marzo).

Qual è il termine per la presentazione della domanda degli ammortizzatori sociali?

La domanda per richiedere l’Assegno Ordinario o la CIGO Covid-19 potrà essere presentata entro la fine del quarto mese successivo a quello in cui ha avuto inizio la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro.

Qual è il periodo massimo di sospensione o riduzione dell’orario coperto dagli ammortizzatori sociali?

Per la cassa in deroga l’Accordo regionale sottoscritto per l’Emilia Romagna il 6 marzo 2020 prevede un periodo limitato di 30 giorni dal 23 febbraio fino al 22 marzo 2020. Il nuovo decreto legge prevede un ulteriore periodo di 9 settimane da utilizzare entro la fine del mese di Agosto 2020, che potrà quindi aggiungersi al periodo di 30 giorni inizialmente previsto dalla Regione Emilia Romagna.

Anche per l’assegno ordinario di integrazione salariale del FIS e per la CIGO Covid-19  è prevista una durata massima di 9 settimane da utilizzare entro la fine del mese di Agosto 2020.

Ci sono costi per le aziende che accedono agli ammortizzatori COVID-19?

Non è previsto alcun contributo aggiuntivo a carico delle imprese

L’azienda è tenuta ad anticipare le indennità ai dipendenti?

L’anticipazione non è in alcun modo obbligatoria, è una condizione che i datori di lavoro possono applicare a favore dei propri dipendenti se la situazione finanziaria dell’azienda lo consente. Le aziende possono inoltre valutare la possibilità di concedere anticipazioni del Trattamento di fine rapporto in deroga alle condizioni previste dalla normativa in materia.

Congedo parentale

Quali sono i lavoratori dipendenti che possono beneficiare dei 15 giorni di congedi parentali COVID-19 per l’assistenza ai figli minori?

  • Genitori con figli che hanno fino a 12 anni di età: per il congedo è riconosciuta un’indennità pari al 50 per cento della retribuzione e la contribuzione figurativa.
  • Genitori con figli dai 12 ai 16 anni: possono assentarsi dal lavoro per il medesimo periodo (15 giorni) senza alcuna indennità e senza copertura figurativa.
  • Genitori con figli con handicap in situazione di gravità senza limiti di età, purché iscritti a scuole di ogni ordine grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale: per il congedo COVID-19 è riconosciuta un’indennità pari al 50 per cento della retribuzione e la contribuzione figurativa.
  • Genitori che hanno esaurito la fruizione massima individuale e di coppia prevista dalla normativa che disciplina i congedi parentali, con gli indennizzi previsti a seconda dell’età del figlio per il quale richiedono il congedo COVID-19

I congedi parentali possono essere richiesti anche dai lavoratori autonomi iscritti all’Inps e a quelli iscritti alla gestione separata?

Sono previsti anche a questa tipologia di lavoratori

Come devono presentare la domanda i dipendenti?

  • I dipendenti, che intendono usufruire del nuovo Congedo COVID-19 e che hanno i requisiti di accesso ai congedi parentali “ordinari” possono già presentare domanda al proprio datore di lavoro ed all’INPS, utilizzando la procedura di domanda di congedo parentale già in uso.
  • I dipendenti che hanno in corso la fruizione di congedi ordinari non devono presentare la domanda, perché vengono attribuiti in automatico dall’Inps

Come devono presentare la domanda i lavoratori autonomi?

Tramite il sito dell’Inps non appena saranno approntate le procedure.

A quanto ammonta l’indennità congedo parentale COVID-19?

  • I dipendenti percepiscono il 50 % della retribuzione e la contribuzione figurativa.
  • I lavoratori autonomi percepiscono il 50 % della retribuzione convenzionale giornaliera stabilita annualmente dalla legge, a seconda della tipologia di lavoro autonomo svolto.
  • Gli iscritti alla gestione separata un’indennità pari al 50 %, di 1/365 del reddito individuato come base di calcolo dell’indennità di maternità.

Per che periodo può essere richiesto il congedo parentale COVID-19?

Può essere richiesto per un periodo massimo di 15 giorni complessivi fruibili, in modalità alternativa, da uno solo dei genitori per nucleo familiare, per periodi che decorrono dal 5 marzo al 3 aprile.

Bonus baby-sitting

Quali tipologie di lavoratori possono accedere al bonus babysitter?

I dipendenti del settore privato, i lavoratori iscritti alla gestione separata, i lavoratori autonomi iscritti all’Inps e anche quelli non iscritti a fronte di specifiche comunicazione da parte delle loro casse previdenziali.

A quanto ammonta il bonus babysitter?

Il bonus spetta nel limite massimo complessivo di 600 euro.

Hanno diritto al bonus entrambi i genitori?

No, ha diritto al bonus uno solo dei due genitori a condizione però che nessuno dei due stia usufruendo di strumenti di sostegno al reddito o sia disoccupato. Si ricorda che la fruizione del Bonus è alternativa al godimento dei congedi parentali COVID-19.

Fino a quale età del bambino è prevista l’erogazione del Bonus?

Il bambino non deve avere compiuto i 13 anni alla data del 5 marzo 2020.

Come si richiede il Bonus?

Esistono 3 modalità:

  1. APPLICAZIONE WEB online disponibile su portale istituzionale www.inps.it al seguente percorso: “Prestazioni e servizi” > “Tutti i servizi” > “Domande per Prestazioni a sostegno del reddito” > “Bonus servizi di baby sitting”;
  2. CONTACT CENTER INTEGRATO numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante);
  3. PATRONATI attraverso i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.

Chiusura aziendale

É possibile lavorare in aziende chiuse al pubblico?

È possibile, a condizione che siano rispettate in ogni caso le disposizioni a tutela della salute dei lavoratori, garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro aggiornando, e qualora necessario fornendo gli appositi Dispositivi di Prevenzione Individuali e adeguando il Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi del Testo Unico in materia di sicurezza e salute dei lavoratori con il rischio biologico “Covid-19”.

Come posso gestire i rapporti di lavoro nei periodi di sospensione o di riduzione dell’attività?

  • Collocare in ferie o permessi i dipendenti fino al loro esaurimento.
  • Sospendere o ridurre l’orario di lavoro ricorrendo agli ammortizzatori sociali.

Quali integrazioni sono previste per i dipendenti nel periodo di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa a copertura della minore retribuzione?

L’integrazione salariale (sia l’Assegno Ordinario che la Cassa Integrazione in Deroga o la CIGO Covid-19) copre l’80% della retribuzione persa fino ad un massimale mensile di Euro 939,89 o di Euro 1.139,66 a seconda che la retribuzione mensile superi o meno l’importo di Euro 2.159,48. Per i periodi di integrazione salariale è prevista la contribuzione figurativa.

Qual è il periodo massimo di sospensione o riduzione dell’orario coperto dagli ammortizzatori sociali?

Per la cassa in deroga l’Accordo regionale sottoscritto per l’Emilia Romagna il 6 marzo 2020 prevede un periodo limitato di 30 giorni dal 23 febbraio fino al 22 marzo 2020. Il nuovo decreto legge prevede un ulteriore periodo di 9 settimane da utilizzare entro la fine del mese di Agosto 2020, che potrà quindi aggiungersi al periodo di 30 giorni inizialmente previsto dalla Regione Emilia Romagna.

Anche per l’assegno ordinario di integrazione salariale del FIS e per la CIGO Covid-19  è prevista una durata massima di 9 settimane da utilizzare entro la fine del mese di Agosto 2020.

Come faccio ad attivare lo smart working nella mia azienda?

Fino al 31 luglio 2020 i datori di lavoro possono disporre che il rapporto di lavoro dei dipendenti si svolga temporaneamente con modalità “smart working” presso l’abitazione dei lavoratori, anche senza l’accordo individuale normalmente previsto. L’attivazione della modalità smart working dovrà comunque essere comunicata tramite il portale “Cliclavoro” del Ministero del lavoro.
Informativa Inail


Accesso agli strumenti di integrazione salariale

Referente


Annalisa Gotti

Responsabile Ufficio Stampa
e Comunicazione

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