L’emergenza Coronavirus ha interessato pesantemente il “sistema Condominio” vuoi in quanto luogo di residenza o di lavoro di tutti noi italiani, vuoi quale entità organizzata di condivisione delle scelte per i proprietari immobiliari, vuoi in relazione al lavoro degli Amministratori di Condominio che quotidianamente permettono il coordinato e continuato svolgimento in sicurezza di una miriade di attività che caratterizzano i nostri stabili (pulizie, disinfestazioni, manutenzioni, servizi di portierato, fornitura di utenze ecc…). “In questo particolare momento – sottolinea il presidente Andrea Tolomelli – abbiamo dovuto “lottare” per avere quei chiarimenti necessari in ordine alla possibilità per i nostri Studi di rimanere “aperti” per permettere la regolare prosecuzione dei servizi negli stabili amministrati”. “Purtroppo, mi duole riscontrare come la nostra professione non sia ancora ben compresa da molti che pensano che la stessa si possa ricondurre ad una sorta di attività dopolavoristica esercitabile in ogni luogo e quindi anche da casa, non comprendendo appieno i programmi, strutture, apparecchi, spazi ed organizzazione di personale e di mezzi di cui gli studi professionali si sono dovuti onerosamente dotare, nel rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro e sulla privacy”. “Più in generale – prosegue Tolomelli – ho potuto constatare come mettere in evidenza il ruolo delle diverse attività professionali, anche non organizzate in Ordini o Collegi, si sia rivelato di fondamentale importanza per evitare così inopportune distinzioni di trattamento tra professionisti soprattutto in questa fase di emergenza. In Confcommercio Professioni, tutte le attività professionali trovano un punto di riferimento e la propria valorizzazione nel rispetto delle loro peculiarità. Credo che, per il futuro, sarà una sfida importante da affrontare assieme alla Federazione quella di far emergere le competenze e le specificità delle varie attività professionali di cui è ricco il nostro Paese e che saranno, a mio avviso, un motore per la ripresa economica del dopo emergenza sanitaria. Per quanto riguarda gli amministratori di condominio, subentrati i divieti di spostamento ed affollamento o assembramento negli spazi privati, abbiamo dovuto rimandare a data da destinarsi le assemblee di condominio programmate in questi mesi”. “Ritengo pertanto- osserva ancora il presidente di Abiconf – che la politica non potrà sottrarsi dall’affrontare la tematica dello svolgimento delle Assemblee di Condominio che ragionevolmente non si potranno tenere prima del prossimo settembre /ottobre specie quelle dei Condominii più numerosi. Pertanto, ABICONF per prima ha richiesto, tramite Confcommercio Professioni, la proroga del termine previsto dall’art 1130 c.c., comma 10, per rendere il conto della gestione e convocare l’Assemblea di Condominio per l’approvazione del rendiconto e del preventivo in 180 giorni portandolo straordinariamente a fine giugno 2021. Tale modifica legislativa è quanto mai più che opportuna per evitare inutili e pretestuose azioni giudiziarie ed è la logica conseguenza dei divieti imposti dall’emergenza sanitaria in atto. Sarà, poi, necessario aprire un serio ragionamento sulle effettive possibilità di gestire delle assemblee “on line”, attraverso l’analisi del grado di informatizzazione degli utenti, la previsione di specifiche “piattaforme certificate” e modalità standard ed univoche per la gestione di simili assemblee. Ecco perché in più occasioni ci siamo riferiti alle stesse come ad una misura più per il futuro che per l’emergenza attuale. Ritengo che ciò sia molto importante per non esautorare i molti proprietari non tecnologizzati dal loro giusto diritto sulla gestione delle parti comuni e non rischiare di intasare ulteriormente le aule di giustizia con ricorsi ad impugnazione delle delibere assembleari. Nell’ottica di una semplificazione delle procedure di convocazione dell’assemblea dei condomini, ABICONF ha anche richiesto di prevedere la mera e-mail (e non la sola PEC) quale utile forma di convocazione, disponendo una rettifica nell’articolo 66 delle disposizioni di attuazione al c.c..”. ABICONF ritiene, inoltre, che sarebbe opportuno prorogare a tutto il prossimo anno 2021 tutti gli sgravi fiscali attualmente in vigore per l’edilizia, procedendo quanto prima, in maniera che, già nelle prossime assemblee di condominio si potrà discutere di tutti quegli interventi edilizi che non si sono potuti utilmente deliberare in questi mesi di sostanziale fermo. L’edilizia, specie quella privata e residenziale, va necessariamente e pesantemente incentivata in quanto rappresenta un importante volano per l’economia del nostro Paese in grado di dare lavoro a molti e produrre di conseguenza ricchezza. Come pure è opportuna la proroga di almeno centoventi giorni di ogni termine temporale in materia di sicurezza antincendio. Ricordo che, proprio in questo periodo è in scadenza per maggio una prima tranche di previsioni che interessano i nostri stabili relativamente alle procedure di evacuazione in caso d’incendio e che richiedono sopralluoghi di tecnici per la realizzazione di piani d’emergenza, affissioni di cartellonistica e comunicazioni ai dimorati; tutte attività indubbiamente rallentate o fermate dai divieti di questo periodo. “Quanto, infine, all’attività di aggiornamento professionale dell’amministratore, anch’essa sospesa e differita inevitabilmente a settembre – ottobre, riteniamo essenziale – osserva ancora Tolomelli – che il Legislatore intervenga stabilendo il termine per l’aggiornamento professionale al 31 dicembre di ogni anno. L’intervento permetterà il recupero da settembre p.v. dei corsi di aggiornamento attualmente sospesi e porterà ad una miglior armonizzazione della previsione rispetto alle interpretazioni giurisprudenziali. Certo c’è la possibilità di fare corsi “on line” che ABICONF ha attivato, ma è opportuno garantire la possibilità di momenti di approfondimento in aula e conoscenza tra gli iscritti ed i rappresentanti dell’associazione proprio per permettere quell’effettiva attività di controllo che le Associazioni – specie quelle iscritte al MISE – devono garantire all’utenza. In conclusione, per far fronte al bisogno di liquidità che il momento richiede, sarà opportuno che il sistema bancario appresti strumenti individuali di rapido finanziamento da offrire ai condomini per dilazionare su più anni le spese condominiali esposte dai piani di riparto prodotti dagli Amministratori di Condominio. Da parte delle imprese che operano nel Condominio saranno vincenti proposte di riqualificazione degli impianti con programmi di dilazione commerciale della spesa, senza interessi e/o intermediari”.