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Via Marescalchi, patto tra i commercianti per la micropedonalizzazione

«Tornerebbe a dare lustro alla strada, le attività devono lavorare». I residenti: «Più dehors per far respirare la città».
Per Nerio Nanni, titolare della storica libreria di via de’ Musei e presidente dei commercianti del Quadrilatero, «le concessioni in deroga dei dehors sono un giusto aiuto ai commercianti. Il turismo stenta, lo sappiamo – sottolinea Nanni –, ma in questi giorni grazie alla ripresa dei voli di Ryanair stiamo tornando a vedere qualche straniero. Ma siamo a un ventesimo del flusso pre Covid».

Su via Marescalchi e via de’ Fusari c’è una sorta di patto tra commercianti: pedonalizzare quell’incrocio estendendo la dotazione di dehors è cosa buona e giusta. Tutto questo sta avvenendo, la micropedonalizzazione per ora è assicurata nelle giornate del sabato e della domenica nelle ore serali, c’è l’ok di Palazzo d’Accursio.
E i vicini dell’osteria del Cappello, portatrice della proposta al Comune, sono contenti di poter sostenere l’allargamento dei dehors.
«Siamo tutti contenti – spiega Amalia, per tutti ‘la Milly’, titolare della bottega di piante e fiori ‘Rugiada’ di via Marescalchi –, allargare la dotazione di tavolini può dare più lustro alla via. Per noi non c’è alcun problema, anzi, siamo contenti di poter collaborare. è importante che il passaggio di cittadini e turisti torni a essere più fitto in queste strade, sarebbe bello riavere la Bologna pre Covid».
Anche alcuni residenti si dicono contenti dell’ok del Comune alla micropedonalizzazione.
«Do un giudizio positivo – sottolinea Donata Chiavenato –, è il giusto modo di dare la possibilità alle attività di riprendersi, per avere ossigeno, serve riportare le persone fuori, a vivere la città. Altrimenti, commercialmente parlando, rischiano di ammazzarsi tutti».
Per Valentino Cavalera invece, che non risiede però nella via, «la chiusura di via Marescalchi potrebbe portare qualche problema al traffico. E poi il rischio degrado è sempre in agguato quando chiudi una strada, com’è successo in via Zamboni – puntualizza –. Detto questo, per me allargare i dehors è giusto, solo non chiuderei la via».
Una micropedonalizzazione riguarda anche via dei Musei e la piazzetta della Vita, qualche tavolo in più per permettere a più persone di poter consumare, ora che nelle vie degli aperitivi non si può più sorseggiare un cocktail in piedi.

Per Nanni è auspicabile che un po’ di movida al Quadrilatero, con tutte le precauzioni ovviamente, riprenda senza indugi.
«I pochi residenti e le attività coesistono tranquillamente – aggiunge –. D’estate vogliono stare tutti fuori, è comprensibile il bisogno di maggiore spazio. Stiamo lavorando anche per la Strada del Jazz di settembre, speriamo di farla senza problemi».

Paolo Rosato, Il Resto del Carlino 26 giugno 2020

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Annalisa Gotti

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