Fino a fine mese, vietato l’accesso al sagrato della basilica e al giardino, tutti i giorni dalle 18 alle 6
Piazza chiusa. È arrivata ieri, la firma di Virginio Merola in calce all’ordinanza che vieta da oggi di accedere e stazionare sul sagrato della basilica di San Francesco e nel giardino adiacente, tutti i giorni dalle 18 alle 6. La zona, teatro nei giorni scorsi di assembramenti incontrollati e schiamazzi notturni, sarà delimitata e sbarrata con transenne e quindi presidiata dalle forze dell’ordine nel periodo di chiusura.
Una vera e propria museruola alla movida, che vieta anche l’utilizzo di strumenti musicali, nell’obiettivo di tutelare la salute pubblica evitando assembramenti vietati dai decreti e dalle misure di contenimento del contagio del Coronavirus. Sono state infatti numerose le segnalazioni dei cittadini sulle centinaia di persone che, soprattutto nel weekend, affollavano la piazza nelle ore notturne in barba a distanziamento e misure di sicurezza previste.
Sulla base delle tante proteste dei residenti, erano scattati i controlli della Polizia locale e delle forze dell’ordine, che però non sono bastati ad assicurare il rispetto delle norme di sicurezza. Così il sindaco Merola è passato alle maniere forti. Dove non arriva il buon senso, ci pensano i divieti di accesso, quale unico modo per scoraggiare gli assembramenti e tutelare la salute pubblica.
L’ordinanza attiva da oggi rimarrà in vigore fino al 31 luglio compreso e per i trasgressori il rischio sarà di una multa da 400 a mille euro come previsto dal decreto Rilancio. Il primo cittadino ha inoltre firmato la proroga al 31 luglio dell’ordinanza che regola orari e vendita di alcolici e bevande d’asporto, sempre con l’obiettivo di evitare fenomeni incontrollati di assembramento contrari a questa fase dell’emergenza.
Le limitazioni imposte da tale ordinanza prevedono la chiusura alle 21 degli esercizi di vicinato del settore alimentare misto che si trovano nel centro storico entro l’area dei viali di circonvallazione.
Inoltre, i laboratori artigianali alimentari di tutta Bologna hanno il divieto di vendere per asporto bevande alcoliche dalle 21 alle 6 e bar e pub hanno invece l’obbligo di somministrare dalle 22 alle 6 qualunque bevanda esclusivamente all’interno del pubblico esercizio o dell’ambiente esterno adibito.
Anche in questo caso, la multa prevista sarà fra i 400 e i mille euro, in aggiunta al rischio per chi non rispetta l’ordinanza di incorrere in sanzione amministrativa accessoria come la chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni.
Francesco Zuppiroli, il Resto del Carlino, 16 luglio 2020