Mascherine bio e sporte in tessuto donate dall’azienda Alma Sicurezza. Ascom: «I locali amici dell’ambiente avranno sconti sulla Tari»
Non si ferma lo sforzo congiunto del Comune di San Lazzaro e di Ascom Confcommercio per la lotta allo spreco e, al fianco di queste due realtà, si aggiunge un altro prezioso alleato. E’ Alma Sicurezza, azienda bolognese che ha donato 600 tra borse in tessuto e mascherine riutilizzabili nell’ambito dell’iniziativa ’Bollino Green’, dispositivi che saranno distribuiti a tutti i negozianti aderenti all’iniziativa.
Il progetto prevede una serie di agevolazioni per i commercianti che avessero messo in atto alcuni accorgimenti per il risparmio energetico e la riduzione dei rifiuti. Per ogni acquisto nei negozi locali, infatti, i clienti potranno ricevere in omaggio, oltre a una sporta in tessuto riutilizzabile, anche una mascherina in cotone bio donata da Alma Sicurezza. «Lo smaltimento delle mascherine usa e getta e il loro frequente abbandono nell’ambiente rappresentano un’emergenza – spiega l’assessore all’Ambiente Beatrice Grasselli -. Grazie alla generosità di Alma Sicurezza e alla collaborazione di Ascom, ci siamo subito impegnati per modificare il progetto del Bollino Green e fornire alla cittadinanza un’alternativa ecosostenibile a uno strumento che ci accompagnerà per tutta l’estate».
Le sue parole vengono condivise anche da Alberto Marzocchi, titolare di Alma Sicurezza: «Siamo orgogliosi di far parte di questo bellissimo progetto. Siamo da sempre impegnati nell’installazione di sistemi di videosorveglianza contro l’abbandono di rifiuti e materiali pericolosi nelle aree ecologiche del nostro territorio e in questa situazione post-covid è nata la consapevolezza che anche le mascherine usa e getta e la plastica rappresentano un serio pericolo per l’ambiente. È così cresciuta in noi la voglia di dare un contributo concreto finanziando il progetto».
La presidente sanlazzarese di Confcommercio Ascom, poi, specifica: «I negozi amici dell’ambiente godranno di uno sconto triennale a valere sulla Tari dal 10 per cento al 20 per cento. Si favorirà, poi, in quest’ottica, la transizione delle attività commerciali verso modelli di sviluppo sostenibile, nella ferma convinzione che sia possibile contrastare attivamente gli effetti ambientali sempre più drammatici provocati da riscaldamento globale, cambiamento climatico e sovrasfruttamento delle risorse naturali senza abbassare il proprio livello di competitività”.
Zoe Pederzini, Il Resto del Carlino 19 luglio 2020