I 5 Stelle: «La crisi non si scarichi lavoratori». II sindaco di Rimini: «Sprint sulla fusione». Mercoledì il summit
La situazione della fiera di Bologna resta sotto i riflettori della politica. Dopo il botta e risposta tra il sindaco Virginio Merola e il governatore Stefano Bonaccini, interviene anche il sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
Nel confermare l’incontro di mercoledì per discutere della fusione tra le fiere di Bologna e Rimini, insite sulla necessità «di andare avanti e non rallentare», perché «il Covid mette ancora più in evidenza le ragioni industriali dell’integrazione tra queste due realtà». Ma non solo.
Nel dibattito entra anche la capogruppo M5s in Regione, Silvia Piccinini, che in un’interrogazione avverte: «Non vorremmo che le tensioni politiche tra Comune di Bologna e Regione rallentino questo processo ai danni dei lavoratori».
Sebbene qualche passo avanti sia stato fatto con l’annuncio di una legge regionale che risponde anche all’sos lanciato da Merola «sulla necessità di un’inizione di liquidità», la consigliera stellata mette l’accento sulla protesta dei lavoratori in programma lunedì con un’assemblea di quattro ore in Piazza Maggiore, «quando – spiega Stefano Biosa (Cgil) – verrà indetto un pacchetto di ore di sciopero».
Da qui, l’interrogazione della stellata che avverte: «Le difficoltà del comparto fieristico causate dall’emergenza Coronavirus non possono essere scaricate sulle spalle dei lavoratori. La richiesta di disdetta del contratto integrativo deve essere ritirata e la Regione deve fare di tutto».
E mentre in via Michelino si attende ‘Sana restart’ dal 9 all’11 ottobre, FederUnacoma, l’associazione dei costruttori di macchine agricole che organizza Eima a Bologna, in programma a febbraio, si dice disponibile a un eventuale cambio di date in base all’andamento del Covid.
il Resto del Carlino, 26 settembre 2020