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«Vigilanza privata contro gli assembramenti»

I ristoratori di via San Mamolo: «Da oggi controlli notturni nei fine settimana, dalle 20 alle due, anche dopo la chiusura» Mazzoni (Re Sole Bistrot): «Finché siamo aperti, noi gestori facciamo rispettare le regole Ma dalla mezzanotte serve la massima attenzione».

Rendere più sicura via San Mamolo, ed evitare possibili assembramenti quando il presidio dei locali viene meno con la chiusura imposta a mezzanotte. Partendo da queste considerazioni, alcuni ristoratori della zona – Luca e Gianluca Mazzoni (Re Sole Bistrot), con Nicola Galassi (Mamolo), Massimo Alberi (Panoramica), Nicolai Samson (Moretto), Andrea Nanni (Sabo), Omar Mohamed (Crudo) ed Enrico Fabbiani, del Chioschetto – hanno pensato di ingaggiare quattro operatori della vigilanza privata per evitare assembramenti in strada dalle 20 alle due e limitare così al massimo il rischio di possibili contagi da Coronavirus.

«Fino a quando i locali sono aperti, le regole vengono rispettate dai gestori e fatte rispettare ai clienti – spiega Mazzoni -. Ma è proprio da mezzanotte in poi, quando cioè si chiude, che bisogna prestare massima attenzione, perché si riversano in strada contemporaneamente centinaia di persone, che inevitabilmente e involontariamente creano assembramenti temporanei». Questa situazione «va gestita, perché comporta rischi di possibili contagi. A questo numero di persone, per lo più clienti che hanno cenato nei nostri locali, si aggiungono poi le anime vaganti della notte, che per scelta o per impossibilità non hanno riservato un tavolo e attendono l’uscita dei clienti dai ristoranti per proseguire la serata in strada, a locali chiusi».

«Per senso di responsabilità, quindi – aggiunge Mazzoni – nonostante il controllo di ciò che avviene sul suolo pubblico non sia di nostra competenza, vogliamo creare una sinergia con le forze dell’ordine e mettere a disposizione quattro persone della vigilanza privata, pagate da noi imprenditori, che controllino il rispetto del divieto di assembramento». Garantire più ordine ed evitare assembramenti anche quando i locali sono chiusi «dimostra il grande senso di responsabilità che gli imprenditori bolognesi hanno messo in campo fin dai primi giorni della pandemia», commenta l’Ascom.

Questa, afferma l’associazione di categoria, «è la strada da perseguire perché venga rivista il prima possibile la stretta decisa dal governo, che penalizza eccessivamente i titolari dei locali». La sperimentazione di questo servizio per ora è prevista solo nel weekend, a partire da stasera e domani. Ma l’obiettivo è estendere il controllo a tutti i giorni della settimana. «I contagi non tengono conto degli orari o se i locali sono aperti o chiusi – commenta Mazzoni -. Per questo, tutti dobbiamo fare la nostra parte e se possiamo dare una mano in questo senso, anche quando i nostri locali sono chiusi, siamo ben felici di farlo».

Il Resto del Carlino, 23 ottobre 2020
Nella foto il gruppo dei commercianti Via San Mamolo

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Annalisa Gotti

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